Siamo un gruppo di genitori i cui bambini frequentano l’asilo nido comunale di Baraggiole.
Il 23 febbraio 2010, alcuni genitori sono stati convocati dalla dirigenza scolastica del nido, tramite comunicazione scritta, ma senza esplicito ordine del giorno, per comunicarci l’intenzione di ristrutturare il personale educativo a partire dal prossimo anno scolastico 2010/2011.
Attualmente, ogni classe è seguita da tre educatrici, 1 dipendente della cooperativa e 2 dipendi comunali.
La ristrutturazione, consisterebbe nel dividere il gruppo dando in appalto la gestione del nido comunale di Baraggiole, alle sole educatrici della cooperativa Xenia e di spostare le educatrici comunali nella struttura di via Trento a Paderno D., in previsione di un prossimo ampliamento.
Questo significherebbe, la sostituzione di 2 educatrici su 3, sconvolgendo le figure di riferimento dei nostri piccoli.
L’amministrazione ha minimizzato il problema ritenendo, che un periodo di affiancamento non ancora definito, tra le nuove e le Nostre attuali educatrici, supportati dalla presenza della pedagogista (che segue abitualmente i nostri bambini), renderà il cambiamento ai piccoli il meno traumatico possibile.
Noi genitori siamo rimasti allibiti da questa decisione e ci sentiamo presi un po’ in giro, in quanto hanno sempre sostenuto che la figura di riferimento e il mantenere dei ritmi e delle abitudini costanti durante la giornata, fossero essenziali per la tranquillità psicologica del bambino, soprattutto in questa fascia di età, dove la paura dell’abbandono e l’inizio della consapevolezza di essere individuo a sé stante, sono fasi molto delicate da superare.
Ora invece sostengono che cambiamenti di questo tipo non possono danneggiare il loro equilibrio.
Questo ci ha fatto intuire che il benessere e la tutela de nostri bambini viene completamente ignorato da questa amministrazione comunale.
Inoltre riteniamo che per correttezza, nella convocazione dell’assemblea avrebbero dovuto specificare il motivo della riunione, così che, noi genitori, potevamo parteciparvi preparati e documentati in modo da avere un confronto equo.
Siamo indignati perché vengono utilizzati soldi comunali per costruire, ampliare, rendere
le strutture sempre più belle e poi vengono cedute alla gestione di privati; sarebbe preferibile una gestione comunale con l’ausilio di personale esterno, indiscutibilmente preparato e adeguato come nel nostro caso.
Non è facile comprendere come mai una struttura pubblica perfettamente funzionante come la nostra, composta da uno staff di educatrici e di personale ausiliario, attento alle esigenze di genitori / bambini, qualificato, disponibile, socievole, venga cambiata, al posto di essere presa come esempio per altre strutture poco organizzate.
Vogliamo comunque che sia chiaro che per noi non è un problema se le educatrici sono della cooperativa o comunali, per noi la loro professionalità è elevata in entrambi i casi, apprezziamo e stimiamo il loro lavoro, siamo riconoscenti della dedizione con cui seguono e aiutano a crescere i nostri bambini.
Noi crediamo che smembrare al secondo e terzo anno i gruppo delle educatrici, sia davvero dannoso per la stabilità emotiva del bambino e possa diventare un vero problema per quei genitori che si troveranno costretti a dover affrontare un secondo inserimento sottraendo ulteriore tempo al proprio lavoro già a volte così precario.
Noi chiediamo che il gruppo delle tre educatrici resti unito, perché sono loro che rendono l’ambiente sereno dove i nostri bambini si sentono a casa; ognuna di loro è importante per i nostri piccoli e ognuna di loro regala con la propria esperienza e umanità ogni giorno qualche cosa di positivo per la loro crescita.
UNA SQUADRA VINCENTE NON PUO’ E NON DEVE ESSERE CAMBIATA
CHIEDIAMO TROPPO???
…NO, SICURAMENTE SEMPRE MENO DI QUELLO CHE IL
COMUNE STA CHIEDENDO AI NOSTRI BAMBINI.
domenica 28 marzo 2010
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